Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge nasce dall'esigenza di tutelare il diritto costituzionale all'abitazione, un diritto inviolabile per tutti i cittadini.
      Nell'articolo 53 della Costituzione è affermato che «Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività».
      Se ne deduce la necessità che una equa tassazione sia commisurata all'entità del reddito. D'altra parte, risulta evidente che la proprietà della casa usata come abitazione non produce un reddito reale e che quindi la decisione di tassarla non trova riscontro nel dettato costituzionale.
      Attualmente la situazione che si profila per il cittadino è contraria a quanto esposto e non allineata con quanto stabilito nell'articolo 47, secondo comma della Costituzione, che recita testualmente che la Repubblica «Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione (...)».
      Non appare accettabile che lo Stato continui ad applicare nei confronti dei cittadini tassazioni non proporzionate alle loro possibilità economiche.
      Non è sicuramente giusto continuare a colpire cittadini che per ottenere la proprietà di un bene essenziale e primario come la casa hanno fatto enormi sacrifici.
      Con la presente proposta di legge si intende quindi esentare dall'imposta comunale sugli immobili la prima casa di abitazione, purché adibita ad abitazione principale, se non presenta caratteristiche di lusso.

 

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